Facebook: come proteggersi dalle applicazioni "spia"
Domenica, 31 ottobre 2010 • Categoria: PrivacyLa Privacy e Facebook, una storia che non finirà mai. Pensavate che Mark Zuckerberg e soci avessero saldato il loro conto con i profili degli utenti, definitivamente? Vi sbagliavate! Da come scrive il Wall Street Journal il più famoso social network del mondo trasmette a società esterne i dati di tutti gli iscritti,attraverso delle applicazioni, le società che acquiistano i dati sono delle grandi multinazionali,esperte in marketing pubblicitario.Tutte le varie applicazioni di Facebook,compreso Farmville,trasmettono fuori dal sito i dati identificativi di milioni di utenti che hanno il loro profilo aperto, attraverso un numero univoco dal quale si può risalire all'identità dell'utente, con una ricerca in internet, possiamo leggere anche le informazioni confidenziali, quali età,sesso,residenza e professione. Ma c'è molto di più. Alcune di queste applicazioni hanno "spiato" anche tra le informazioni degli anici degli utenti, colpendo anche quegli utenti che avevano settato il loro profilo in modo "chiuso".
Capiamo di chi è la colpa. Le società che hanno sviluppato le applicazioni descrivono queste trasmissioni come “non intenzionali”. Facebook dal canto suo parla di esagerazioni dei media e rimarca il fatto che le sue policy proibiscono esplicitamente agli sviluppatori di applicazioni di trasferire i dati degli utenti al di fuori dei propri confini per scopi pubblicitari. Intanto però provvedere ad eliminare alcune applicazioni colpevoli di aver lasciato troppo aperta la porta di casa.
A parte la responsabilità, per ora bisogna tenere alto il livello di guardia sul patrimonio di dati in possesso di Facebook.Per capire la grandezza del problema,bisogna vedere due aspetti: il primo riguarda il valore delle informazioni degli utenti di Facebook, considerata da tutti una vera miniera d'oro del web. Il secondo vede l'aspetto delle dimensioni del problema. Con oltre mezzo miliardo di utenti, Facebook è il luogo virtuale più popoloso di internet. Anche raggirando il problema agli utenti che utilizzano le varie applicazioni (pari al 70% dei registrati sul network) restano sempre i dati di 350 milioni di utenti.
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